PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

All'inizio della celebrazione il parroco, Don Sergio Manunza, ha pronunciato un breve discorso d'accoglienza, sottolineando il legame filiale che unisce lui e tutta la comunità al suo vescovo.
Ad appena un mese dall'inaugurazione dell'Anno della fede, - ha sottolineato - la presenza del vescovo non può che confermarci nell'attaccamento alla Chiesa. Giovanni XXIII, - ha continuato - rientrando da Loreto, così disse ai bambini accorsi numerosi alla stazione di Foligno: "Avete visto figlioli miei? Per strada si va ed a volte si torna. Io sono tornato da voi perchè molti dicono che il mondo invecchia: voi gridate che non è vero. Cristo lo ringiovanisce continuamente in voi e la Madonna lo vigila. Alla Madonna ho appena affidato la Chiesa, a voi affido il mondo, quello di domani. Non fatelo invecchiare".

L'11 Novembre 2012 la comunità parrocchiale del SS. Redentore di Monserrato era in festa. E non solo perchè era domenica, il Giorno del Signore, ma perchè la parrocchia ha ricevuto la gradita visita dell'arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio. Assieme al vescovo, la parrocchia ha avuto anche la altrettanto gradita presenza di Don Marco Sorgia, sacerdote cresciuto vocazionalmente nella parrocchia. Il vescovo, che per la prima volta visitava la parrocchia, è stato accolto con il canto dei due cori - giovani e adulti - riuniti per l'occasione.

Eccellenza, - ha proseguito don Sergio - tra le diverse celebrazioni, la messa delle ore 9.00 richiama le parole di Giovanni XXIII: i bambini, i giovani, le famiglie sono qui per domandare al Redentore di ringiovanirci continuamente ed alla Vergine Maria, invocata con il titolo di Ausiliatrice, di vigilare.
Il vescovo ha ringraziato per le belle parole rivoltegli dal parroco e per l'accoglienza ricevuta, invitando a veder in tutto ciò una manifestazione che Gesù è vivo, che Gesù è risorto, che è bello incontrarsi nel suo nome.

Commentando poi il vangelo del giorno, - quello della povera vedova che dona al tesoro del Tempio due spiccioli, cioè poco, ma che era tutto ciò che possedeva - il vescovo ha sottolineato come nella società, e forse persino nella Chiesa, esistono due modi di relazionarsi agli altri e due stili di vita opposti. Vi è lo stile di chi vive e si relaziona agli altri solo per "prendere", in una logica di chiusura egoistica e potremmo dire di sfruttamento; e vi è chi si relaziona agli altri per "dare", in una logica di condivisione, di altruismo, di solidarietà, di dono di sè.
Naturalmente la logica del cristiano è quella del "dare". Non importa a Dio "quanto" uno dà, ma il "come" ed il "perchè" lo dà.

Dio, infatti, scruta il cuore e le sue intenzioni: la vedova - le vedove, all'epoca di Gesù, erano tra le categorie più povere nella società - è per noi un modello di fede perchè nel suo piccolo ha dato poco, ma ha dato con il cuore tutto ciò che possedeva. I ricchi, invece, gettavano sì molto denaro nel tesoro del Tempio, ma lo facevano spesso solo per farsi vedere ed ostentare così la loro ricchezza.
Al termine della celebrazione eucaristica, mons. Miglio, dietro richiesta del parroco, ha concesso una "amnistia" ai ragazzi iscrittisi in ritardo al nuovo anno catechistico ed ai ragazzi spesso assenti agli incontri catechistici, dandogli così la possibilità di reinserirsi nel percorso catechistico. La messa si è conclusa con un reciproco e gioioso arrivederci a presto.

Arcivescovo Mons. Giuseppe Baturi

Arcivescovo di Cagliari

Nato a Catania il 21 marzo 1964
Ordinato presbitero il 2 gennaio 1993
Eletto alla sede arcivescovile di Cagliari il 16 novembre 2019
Ordinato vescovo il 5 gennaio 2020 nella Basilica di N.S. di Bonaria
Ha preso possesso dell’Arcidiocesi nel medesimo giorno dell’ordinazione.

Visita dell'Arcivescovo Mons. Arrigo Miglio

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