PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

Comitato San Lorenzo

Cocchio di San Lorenzo
Statua di San Lorenzo
Comitato di San Lorenzo
Costituito da un nutrito gruppo di persone, si occupa di organizzare i festeggiamenti in onore del santo ed è di aiuto alla Parrocchia nella cura e nella custodia della chiesa campestre che in questi ultimi 10 anni si è arricchita degli arredi (banchi, ambone, simulacro, paramenti, vasi sacri).
Arrivo del cocchio alla chiesetta campestre di San Lorenzo
Festeggiamenti San Lorenzo 2012

Martedì 8 Maggio 2012, dopo la Santa Messa delle 18.00, il Comitato San Lorenzo ha ricevuto dal parroco don Sergio il mandato per preparare i festeggiamenti al Santo con l'inizio della questua presso le famiglie monserratine.

Comitato San Lorenzo 2012
Processione Campestre 7 agosto 2012
Processione Campestre 7 agosto 2012
Torneo di calcio a 5 e gara podistica 8 agosto 2012
Partenza Processione verso la chiesa campestre 9 agosto 2012
Santa Messa nella chiesa campestre 10 agosto 2012
Rientro Processione dalla chiesa campestre 11 agosto 2012

Le notizie sulla vita di San Lorenzo sono molto scarse, sembra che dalla Spagna fosse giunto a Roma molto giovane e, convertitosi al cristianesimo, sia divenuto arcidiacono di Papa Sisto II. Primo dei diaconi allora al servizio della chiesa di Roma, il suo ruolo era di assistere il Papa nella celebrazione dei riti, nella distribuzione dell'Eucaristia e nell'amministrare le offerte fatte alla chiesa per i bisognosi. Durante l'impero di Valeriano (253-260), dopo un periodo nel quale i cristiani non subirono persecuzioni, nel 257 un primo editto vietava ai vescovi, ai sacerdoti e ai diaconi la visita ai cimiteri e la partecipazione al culto, con pena di morte per i trasgressori. Un secondo edito del 258 ordinava che gli ecclesiastici di grado superiore, che avessero perseverato nella fede, fossero giustiziati immediatamente. Il 6 Agosto 258 Papa Sisto II, sorpreso nelle catacombe di San Callisto durante una celebrazione liturgica, fu decapitato sul posto insieme a quattro dei suoi diaconi, mentre a Lorenzo fu resa salva la vita in cambio della consegna al prefetto imperiale di tutti i beni che amministrava per conto della chiesa. Lorenzo chiese al prefetto un po' di tempo, ed in quel periodo distribuì ai poveri tutte le offerte. Comparve in seguito davanti alle autorità portando con sé malati, storpi ed emarginati e disse "ecco, questi sono i tesori della chiesa". Solo quattro giorni dopo la morte di Papa Sisto, il 10 agosto, il diacono Lorenzo fu condannato a morte. Sant'Ambrogio, in un suo scritto, afferma che Lorenzo fu bruciato sopra una graticola e poi decapitato. Il ricordo del martirio di San Lorenzo, come pure quello di tanti martiri com'è giunto fino ai nostri giorni? In origine spettava al vescovo del luogo in cui era avvenuto il martirio indagare sul motivo della morte e, se accertava che questa fosse conseguenza della testimonianza della fede in Cristo, inviava il nome del martire con il resoconto del suo martirio alle altre chiese vicine, in modo che, dopo l'approvazione dei rispettivi vescovi, il culto del nuovo martire potesse estendersi anche alle loro chiese. È probabile che in questo modo la testimonianza del martirio di San Lorenzo si sia diffusa anche nelle prime comunità cristiane della Sardegna. Un documento del 354, la "depositio martjrum", ricorda che con altri santi, anche il popolare diacono della Chiesa di Roma, venne sepolto presso l'Ager Veranus della via Tiburtina. L'imperatore Costantino vi erigerà una basilica in suo onore. Sulla tomba l'epitaffio di Papa Damaso: "I flagelli del carnefice, le fiamme, i tormenti, le catene solo la fede di Lorenzo ha potuto vincerli. Damaso supplice, colma di doni l'altare, rapito per i meriti del glorioso martire". La Chiesa vede nei Santi nulla più che amici e servi di Dio, le cui vite sante li hanno resi degni del Suo speciale amore. Nella devozione ai santi , bisogna ricordare l'insegnamento di sant'Agostino, e cioè che l'adorazione stretta o culto di latria ( latreia) è consentito solo a Dio. L'onore ed umile riverenza o culto di dulia (douleia) è riservato ai santi, ed una più alta forma di dulia o culto di iperdulia (hyperdouleia), appartiene alla Beata Vergine Maria. 

                                                                                                                   Marco Sorgia         tratto da "Monserrato News", anno II, n° 8

San Lorenzo è un Santo molto caro ai monserratini lo dimostra il fatto che già nel XII secolo nella antica villa di Sisali vi era una cappella a lui dedicata.
Nel 1902, con l'impulso del teologo dott. Raimondo Barra, parroco di Monserrato, fu edificata una chiesetta campestre nell'omonima piana. Qui la sera del 9 agosto 1903 per la prima volta vi si trasportò, su un cocchio fatto costruire dal sig. Valeriano Spiga grande benefattore del paese e primo presidente della festa, il simulacro del santo (acquistato nel 1850 quando ancora la festa si svolgeva a Pauli Pirri, oggi Monserrato). Il 10 agosto la chiesetta fu consacrata dall'Arcivescovo di Cagliari mons. Pietro Balestra. Negli anni 30 furono fatti costruire dal Comune di Cagliari dei cisternoni per raccogliere l'acqua potabile necessaria nei giorni della festa e intorno alla chiesa furono messe a dimora numerose piantine.
Negli anni 60 la chiesetta subì gravi lesioni strutturali e i festeggiamenti furono sospesi. Seguirono atti di vandalismo che distrussero in parte l'altare e il bel pulpito in legno aventi gli stessi motivi ornamentali del cocchio del santo che, durante tutto l'anno, si conserva con il simulacro nella chiesetta di san Valeriano (fatta costruire nel 1909 su un terreno acquistato dal su nominato benefattore).
Nel 1972 la chiesetta fu restaurata per volontà del parroco del SS. Redentore don Paolo Deiana e di un comitato di cittadini (Tonio Spiga, Lorenzo Perra, Piero Lussu, Rodolfo Gambaro, Antonio Scalas) presieduto dal sig. Mario Pili e si ripresero i festeggiamenti.
I Comitati succedutesi nell'ultimo decennio, con lo stimolo costante del parroco don Sergio Manunza, si sono impegnati, sforzandosi di non disperdere i buoni frutti dati dagli esempi precedenti, nel rinnovo degli arredi della Chiesa, nella sicurezza degli impianti elettrici e idrici con l'acqua potabile, e nella sistemazione degli spazi esterni. La fede e la passione civica alimenta la speranza di perseguire l'obiettivo della ricostruzione del campanile, con il posizionamento delle nuove campane già acquistate e custodite nella parrocchia del SS. Redentore.
                                     (Notizie storiche tratte dal libro "Uno sguardo al passato" di Mario Vincis - 1989 Trois Editore)

Comitato di San Lorenzo 2013

Membri Comitato San Lorenzo

Comitato 2013

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