PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO


Le notizie storiche su San Sebastiano (263-304) sono poche e sono state poi ampliate e abbellite dalla successiva ‘Passio’, scritta probabilmente nel V secolo dal monaco Arnobio il Giovane.
Sappiamo da S. Ambrogio (340-397) che Sebastiano, nato e cresciuto a Milano, era stato educato nella fede cristiana. Si trasferì a Roma e intraprese la carriera militare, fino a diventare guardia dell’imperatore, senza che nessuno sospettasse fosse cristiano. Grazie alla sua funzione poteva aiutare i cristiani incarcerati, curare la sepoltura dei martiri e riuscire a convertire militari e nobili della corte. Proprio quando, secondo la tradizione, aveva seppellito alcuni martiri, fu arrestato e portato davanti a Diocleziano che lo condannò ad essere trafitto dalle frecce.



Il Comitato di San Sebastiano ed il Gruppo di Cultura Popolare organizzano per il 20 gennaio Su Fogadoni, festa in onore di S. Sebastiano (vedi foto)

Il Comitato di San Sebastiano

Legato ad un palo, fu colpito da tante frecce. Creduto morto dai soldati fu lasciato lì in pasto agli animali selvatici. Ma la nobile Irene, andata a recuperarne il corpo per dargli sepoltura, si accorse che Sebastiano non era morto e, trasportatolo nella sua casa, lo curò dalle molte lesioni. Poi, anziché fuggire da Roma, Sebastiano decise di proclamare la sua fede davanti a Diocleziano mentre questi si recava a pregare in un tempio pagano. Superata la sorpresa, Diocleziano ordinò che fosse flagellato a morte e il corpo gettato nella Cloaca Massima (una fogna), affinché i cristiani non potessero recuperarlo. La tradizione dice che il martire apparve in sogno alla nobile Lucina, indicandole il luogo dove era approdato il cadavere e ordinandole di seppellirlo. Il santo è il terzo patrono di Roma, dopo Pietro e Paolo.  

Su Fogadoni 2012
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