PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

Da circa 20 anni, nel periodo estivo, Giacomo e sua moglie Rita vanno a fare le vacanze a Domodossola, in Piemonte, nei cui dintorni i frati francescani cappuccini gestiscono una struttura di accoglienza - fatta di vecchi treni ristrutturati - costruita nel dopoguerra per i bimbi in difficoltà ed oggi usata per i gruppi (anche il vostro se vi prenotate in tempo) che vogliono ritemprarsi al fresco della montagna sia fisicamente che spiritualmente. Così le escursioni in montagna si accompagnano a momenti di riflessione e di preghiera.
In questo lavoro i frati francescani sono aiutati dalle suore sarde di San Giuseppe di Genoni e da generosi cristiani volontari come Giacomo e Rita.

Negli anni Cinquanta, nel rione la Cappuccina di Domodossola vengono i Frati Cappuccini.
Alla Cappuccina i frati aprono la Casa del Fanciullo per aiutare a risolvere situazioni famigliari critiche per svariatissime ragioni. Tra queste vi è la situazione degli emigranti in Svizzera, che possono entrare per lavorare, ma senza la famiglia. E la Casa del Fanciullo si apre anche ai figli degli emigranti per tenerli vicini ai loro genitori. Per tutti urge un luogo per le vacanze.
Nel 1966 viene trovato ed acquistato il terreno per le vacanze nella località Croveo, nelle montagne a nord di Domodossola. Mancano però le case per alloggiare i bimbi.
Nell'aprile 1966, Scalfaro è Ministro dei Trasporti. In un incontro occasionale con i frati, Scalfaro pronuncia una battuta innocente, paradossale: "Ora che sono Ministro dei Trasporti posso regalare un treno!!!". Affiora allora l'idea delle carrozze. "Mi dia un treno... così e così... per i ragazzi".... "Umh!!! Ci sono le scarpe vecchie ci saranno anche i treni vecchi"... risponde il Ministro.
Scalfaro manda davvero le vecchie carrozze che nell'agosto vengono sistemate e ristrutturate per poterci vivere dentro. L'avventura delle vacanze è iniziata.