PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

Il celebre giurista Francesco Carnelutti (1879-1965) raccontò di aver sfogliato, in treno, un vangelo trovato per caso. L'occhio gli cadde sulla frase del capitolo 25 di Matteo: "Ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Questa frase letta per caso lo convertì a Cristo: "Rividi gli assassini, i rapinatori… E questo Dio dei cristiani si identificava con ciascuno di loro, senza eccezioni. Capii allora che nessuna fantasia religiosa avrebbe potuto inventare un Dio così. Solo il creatore di quella umanità disperata avrebbe potuto identificarvisi".

Il volontariato di Lia per i parenti dei reclusi

Dal 2002 c'è un camper, davanti al carcere di Buoncammino, per accogliere i parenti dei detenuti durante le ore di visita. Una base d'appoggio per chi, in precedenza, molte ore prima dell'apertura del carcere si ritrovava costretto a lunghe, snervanti attese in strada. Magari sotto la pioggia, magari in piena notte e fino al mattino quando finalmente il grande portone si spalanca per accogliere i parenti dei carcerati. Il camper è stato voluto dal Coordinamento Volontari Governativi, un'associazione costituita nel 2002 col fine di creare un rapporto di collaborazione tra le istituzioni, la società civile, i detenuti. Dell'associazione, da alcuni mesi, fa parte anche la nostra parrocchiana e catechista Lia. "La mattina - ci dice - bisogna arrivare presto al camper per distribuire i biglietti di ingresso al carcere ai parenti dei detenuti (l'ingresso è limitato: non più di 21 parenti al giorno), in modo tale che tutto si svolga in modo ordinato. Ma il vero lavoro è soprattutto tentare di modificare l'atteggiamento che l'opinione pubblica ha nei confronti dei carcerati. La mentalità più diffusa è, infatti: "queste persone hanno sbagliato, sono affari loro".




 

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