PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO Natività Beata Vergine Maria
A metà dell'Ottocento quell'antico tempio viene demolito, il fossato colmato e portato allo stesso livello del piazzale e, a spese della popolazione, viene costruita la chiesetta attualmente esistente, con cupola centrale e pianta cruciforme a tre bracci uguali. Dopo la fine della II guerra mondiale viene modificata la facciata e, sopra il portale, è posata una lastrina di marmo su cui si legge:
La natività di Maria
La celebrazione dell' 8 Settembre onora la natività della Madre di Dio, però il vero significato e il fine di questo evento è l'incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio. In questa data le chiese d'Oriente e d'Occidente celebrano la nascita di Maria, la madre del Signore (l'unica, insieme a Giovanni Battista e a Gesù stesso, di cui si celebra non solo il trapasso, ma la nascita terrena). La fonte che racconta l'evento è il cosiddetto Protovangelo di Giacomo secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna. Qui nel IV secolo venne edificata la basilica di sant'Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La Tradizione infatti indicava quel luogo come la sede dell'umile dimora di Gioacchino ed Anna, lontani discendenti di Davide, genitori di Maria santissima; la coppia non aveva figli fino a quando un angelo apparve ad Anna e le disse che avrebbe concepito. "Il re benigno, il donatore generoso, accolse la preghiera del giusto e ad ambedue inviò l'annuncio. Inviò l'annuncio prima di tutto a Gioacchino, mentre stava ritto in preghiera nel tempio. Si fece udire una voce venuta dal cielo, che gli diceva: "Tu avrai una figlia che non sarà solamente gloria per te, ma per tutto il mondo". Questo annuncio a Gioacchino fu notificato alla beata Anna; essa tuttavia non cessò di pregare Dio con lacrime ardenti. Anche a lei dunque fu mandato l'annuncio da parte di Dio, nel giardino dove offriva sacrifici, con domande e preghiere al Signore. L'angelo di Dio venne da lei e le disse: "Dio ha ascoltato la tua preghiera; tu darai alla luce l'annunciatrice della gioia, la chiamerai Maria, perché da lei nascerà la salvezza del mondo intero". Ora, dopo l'annuncio, ebbe luogo la gravidanza e dalla sterile Anna nacque Maria, l'illuminatrice di tutti: così infatti si traduce il nome "Mariam": "illuminatrice". Allora i venerandi genitori della felice e santa fanciulla furono colmi di una grande gioia. Gioacchino organizzò un banchetto e invitò tutti i vicini, sapienti e ignoranti, e tutti resero gloria a Dio, che aveva compiuto per loro un grande prodigio. In tal modo l'angoscia di Anna si cambiò in una gloria più sublime, quella di diventare porta della porta di Dio, porta della sua vita e inizio del suo glorioso comportamento".
Occorre cercare in questo culto della Natività di Maria una profonda verità: la venuta dell'uomo-Dio sulla terra fu lungamente preparata dal Padre nel corso dei secoli. La devozione cristiana ha voluto perciò venerare le persone e gli avvenimenti che hanno preparato la nascita di Cristo sul piano umano e sul piano della grazia: la sua Madre, la nascita di essa, la sua concezione, i suoi genitori e i suoi antenati (vangelo: Mt 1,1-16.18-23).La festa si estese poi a Costantinopoli e fu introdotta in occidente da Sergio I, un papa di origine siriana, alla fine del sec. VII. Essa ricalca la celebrazione della nascita di Gesù, di cui è in qualche modo non solo la premessa, ma la prefigurazione, in primo luogo nella nascita senza peccato.
Santuario Beata Vergine di Monserrato
Nel luogo occupato dalla chiesetta di Santa Maria di Paulis, oggi intitolata a Santa Maria di Monserrato, pare sorgesse un tempio dedicato alla dea Fortuna, divinità latina. Con la diffusione del Cristianesimo si ritiene che in questo luogo, nel 3° secolo, fosse venerata Santa Maria, madre di Gesù. Nell' 11° secolo, la chiesetta intitolata a "Santa Maria de Paulis" e i terreni circostanti passarono sotto l'amministrazione dei Vittorini, monaci Benedettini dell'Abbazia marsigliese di San Vittore. L'antica chiesetta, a pianta quadrata, si trovava al di sotto del piano stradale, in un fossato chiuso tutt'intorno da una balaustra in legno.
Processione 1952
Processione 1961
Processione 1956
Processione 1990
Processione 1994
Processione 2012
Processione 1992
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