PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

Pellegrinaggio a Pietrelcina e San Giovanni Rotondo (luoghi di Padre Pio)

Due grosse scalinate accolgono i fedeli che, s’incamminano per la Via Crucis, che ha il punto di partenza nella statua della Madonna con il Bambino. Il percorso si conclude in cima al monte Castellana ai piedi di un’imponente scultura raffigurante Cristo Risorto.

Lasciamo San Giovanni Rotondo con l’impressione che tutto il luogo è impregnato dello spirito di San Pio.

                                                                                                                                                                    Gianni e Maria Grazia

Dopo la visita alla stupenda Reggia di Caserta, ci dirigiamo verso i luoghi di Padre Pio.
Visitiamo per primo il paese natale di San Pio: Pietrelcina.
Pietrelcina è un comune della provincia di Benevento in Campania, situato su di una collina a poco più di 340 m di altitudine sulla destra del fiume Tammaro.
Il nome di Pietrelcina deriva da Petra Pucina (pietra piccola) in contrapposizione a Petra Majuri (pietra maggiore) che si trova sull'altra riva del fiume Tammaro.

Nel 1887, in una casetta del centro storico nacque Francesco Forgione, meglio conosciuto come Padre Pio da Pietrelcina. Grazie al flusso turistico nato a seguito della sua beatificazione e consolidatosi dopo la sua canonizzazione, Pietrelcina è diventato un importante centro di turismo religioso.
La casa natale del Santo di Pietrelcina si trova al numero civico 27 di vico Storto Valle e non è costituita da un'unica unità abitativa ma, invece, da più vani che si affacciano sulla stessa strada.

Al numero civico 28 sono siti due altri ambienti: la cucina, con il focolare e l'arredo originario, e la camera da letto di alcuni bambini, diventata successivamente sala da pranzo. In questa stanza Padre Pio fece le sue prime esperienze soprannaturali ed alcune volte vi fu sorpreso dalla madre mentre si flagellava con una catena di ferro. Nella camera Padre Pio usava dormire spesso per terra, usando una pietra come cuscino.

Dopo aver partecipato alla Messa domenicale nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, ci dirigiamo verso il Convento dei Cappuccini per una breve visita e, dopo una passeggiata per il centro storico, ci dirigiamo verso il parcheggio e riprendiamo il viaggio diretti a San Giovanni Rotondo. Usciti da Pietrelcina, prendiamo la direzione di Benevento, dove ci fermiamo per il pranzo. Ripartiamo lungo l’autostrada per Bari e, giunti a Candela, prendiamo il raccordo per Foggia. Superata Foggia, troviamo una infinità di indicazioni stradali per San Giovanni Rotondo: pare che in questa zona tutto si muova in funzione di San Giovanni Rotondo e, principalmente, di Padre Pio.

Dopo circa due ore e mezza di viaggio, scorgiamo stagliarsi in alto il profilo delle prime case di San Giovanni Rotondo, dove su tutto predomina la sagoma dell’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”, struttura sanitaria creata ed inaugurata da Padre Pio nel 1956 Dopo esserci brevemente riposati in albergo, ci dirigiamo verso la Chiesa di S. Maria delle Grazie già visibile da lontano in virtù di una enorme immagine del Santo posta a coprire la facciata principale del santuario, a sua volta adiacente al monumentale complesso della Casa Sollievo della Sofferenza .

La prima impressione che si coglie, nonostante i numerosi pellegrini, è quella di una grande compostezza. Tutto si svolge con ordine: ci si mette ordinatamente in due file per poter accedere alla cripta della chiesa di Santa Maria delle Grazie dove, in una teca di cristallo, sono esposte le spoglie mortali di San Pio.
La mattina seguente ci rechiamo per la Santa Messa nella nuova chiesa dedicata a San Pio e progettata dall’architetto italiano Renzo Piano.

La chiesa è preceduta da un grande piazzale - sagrato che permette a circa 30.000 fedeli di poter assistere alle cerimonie religiose.
Il santuario, unico nel suo genere, ha la forma di una conchiglia e dà lustro a San Giovanni Rotondo dal punto di vista architettonico. I suoi possenti archi, disposti a raggiera, realizzati con blocchi di pietra garganica, costituiscono la struttura portante della struttura secondaria in legno e acciaio che sorregge la volta, e convergono tutti nel punto dov’è l’altare del sacrificio di Cristo.

L’altare e la croce sono opere dell’artista Arnaldo Pomodoro. In corrispondenza dell’altare, nella parte sottostante, c’è l’unico enorme plinto centrale in cemento armato, su cui poggiano gli archi, Nel pilastro centrale è stata, ora, collocata l’urna contenente i resti di Padre Pio, traslati dalla cripta della chiesa di Santa Maria delle Grazie il 19 aprile 2010. In chiesa si accede passando sotto un grande arco con un’ampia vetrata luminosa, che per gli israeliti simboleggiava la pace tra l’uomo e Dio, come l’arcobaleno apparso dopo il diluvio universale. L’arco principale è il più grande arco in pietra mai realizzato nel mondo. Il santuario è diventato meta ambita di pellegrinaggio da parte dei fedeli di San Pio da Pietrelcina.

Ci rechiamo a visitare l’antica chiesa del santuario dove possiamo osservare il confessionale in legno utilizzato da Padre Pio e, attraverso un passaggio laterale si entra direttamente nella “nuova” chiesa di Santa Maria delle Grazie, che costituisce un unico corpo con l’antica chiesetta omonima. Fu eretta per andare incontro alle esigenze dei pellegrini, che affluivano sempre più numerosi a San Giovanni Rotondo, e venne consacrata nel 1959

La navata centrale è dominata nell’abside da un mosaico raffigurante la Madonna delle Grazie, la figura di San Pio e di un angelo sulle nuvole. Nel piano sottostante c’era la cripta di Padre Pio da Pietrelcina, le cui spoglie furono calate nella terra per esaudire un suo desiderio. Infine ci rechiamo presso la scalinata della monumentale Via Crucis; essa si snoda lungo tutto il versante meridionale del monte Castellana. La Via Crucis è stata fortemente voluta da Padre Pio che ne ha benedetto la prima pietra. La struttura con le sue opere: la statua di Padre Pio, della Madonna e di Gesù risorto, realizzata dall’artista Francesco Messina dal 1968 al 1971, anno in cui è stata inaugurato il monumentale percorso di fede.

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