PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

Pellegrini in Terra Santa

La mattina, caricati i bagagli sul pullman, si parte verso l'aeroporto di Tel Aviv. Ma prima facciamo sosta a Ain Karem (a sud-ovest di Gerusalemme) per una Messa di ringraziamento nella Chiesa della Natività di S. Giovanni Battista. In alto, su una collina, si intravede la Chiesa della Visitazione, dove avvenne probabilmente l'incontro tra Maria ed Elisabetta in attesa del figlio Giovanni, mentre al centro del villaggio di Ain Karem si trova la chiesa della nascita di Giovanni Battista. Sul muro di fronte alla facciata della chiesa i versi del canto di ringraziamento di Zaccaria, padre di Giovanni Battista. Prima di risalire sui pullman, foto di gruppo con tutti i pellegrini partecipanti a questo bellissimo viaggio.
Partiti da Ain Karem, notiamo una strada che porta a Emmaus, un antico borgo situato a circa 11 km da Gerusalemme, la strada dove Gesù apparve a due dei suoi seguaci dopo la sua Risurrezione. Si arriva all'aeroporto e, dopo le formalità dell'imbarco, si parte verso casa.      

"Penso che ogni pellegrinaggio di cristiani in Terra Santa ha innanzitutto il senso di andare nei luoghi di Cristo per essere più vicini a Lui, nel nostro cuore e nella nostra vita".
                                                                                                       (cardinale Camillo Ruini)

Vedere, guardare, vivere e toccare gli stessi luoghi dove è stato Gesù, la Madonna e gli apostoli porta un brivido unico dentro. Un'emozione, una commozione che tocca il cuore. Ora ogni volta che a Messa ascolto il Vangelo non posso fare a meno di immedesimarmi subito con quei luoghi e sicuramente si comprendono più a fondo quelle parole.                                                                                        (riflessione personale)

Arrivati all'aeroporto di Tel Aviv, dopo il controllo dei passaporti, si sale sui pullman verso Nazareth. Lungo il tragitto, essendo il 16 luglio, festa della Madonna del Carmelo, facciamo sosta per una messa nel santuario mariano della Madonna del Carmelo. Il Monte Carmelo è famoso per i suoi legami con la vita del Profeta Elijah, noto anche come Elia. Riprendiamo il viaggio verso Nazareth.

Santuario Beata Vergine del Monte Carmelo
Affresco Elia e Beata vergine

L'intera mattinata la trascorriamo a Nazareth, il luogo del primo evento cristiano. Questo villaggio un tempo insignificante è oggi la più grande città araba d'Israele. Nazareth è famosa per essere il sito del grande miracolo dell'Annunciazione e dell'Incarnazione. È il luogo in cui Gesù trascorse la maggior parte della sua vita (dall'infanzia all'età adulta) e iniziò la sua predicazione. È il punto di partenza più logico per ogni pellegrinaggio in Terra Santa. La mattina ci rechiamo per visitare e pregare nella Basilica dell'Annunciazione, sul luogo in cui la Santa Vergine Maria ricevette l'annunciazione della "incarnazione del Verbo". Dopo la Santa Messa si visita la Chiesa di S. Giuseppe (Casa di Giuseppe a 100 m dalla grotta di Maria dove Gesù fu nutrito da bambino e abitò fino a 30 anni).

Nel pomeriggio visita a Cana di Galilea, chiesa del primo miracolo di Gesù, per il rinnovo delle promesse matrimoniali. Quindi salita verso il Monte Tabor (588 m s.l.m.) e visita della Chiesa della Trasfigurazione di N.S. Gesù Cristo. A ricordo dell'evento, pare che, nel sec. IV, sul Tabor vi fossero tre cappelle: una dedicata a Gesù, una a Mosè e una a Elia.

Nazareth e Basilica Annunciazione
Fontana della Vergine
Chiesa inferiore Basilica Annunciazione
Grotta dell'Annunciazione
Chiesa superiore Basilica Annunciazione
Chiesa San Giuseppe
Cana di Galilea
Giara del vino
Monte Tabor
Monte Tabor - Sito della Trasfigurazione
Chiesa  della Trasfigurazione

Il giorno seguente si va verso il Monte delle Beatitudini - Quì Gesù pronunziò il discorso delle Beatitudini. Sul colle sovrastante Tabga, in posizione che permette un suggestivo panorama sul 'lago di Gesù' e sulla zona di Cafarnao, ove, di preferenza, si svolse l'apostolato del Maestro, è stata edificata una cappella commemorativa. Risaliti in pullman ci dirigiamo verso Tabgha dove visitiamo il Santuario della Moltiplicazione del Pane e dei pesci. Al centro la pietra dove furono poggiati i cesti e il famoso mosaico dei pani e dei pesci simbolo dell'eucarestia. A piedi si arriva alla Chiesa del Primato di Pietro, luogo dove il Signore conferisce il Primato a Pietro. Dopo pochi km si arriva a Cafarnao - Luogo di nascita e casa di San Pietro (della suocera di Pietro) e dove Gesù ebbe dimora durante la vita pubblica. Qui fece molti miracoli. Visitiamo i resti della Sinagoga antica, quella dove Gesù predicò. Numerosi sono i riferimenti del Vangelo a Cafarnao, città di confine. Gesù, lasciato il villaggio di Nazaret dov'era cresciuto, sceglie Cafarnao , che diviene la "sua città" (Mt. 9,1). Gli scavi hanno portato alla luce la casa di Simon Pietro. La casa che ospitava Gesù era proprio quella di Simon Pietro. Scendiamo verso il Lago di Tiberiade. Attraversata in battello del lago di Tiberiade. Questo lago è certamente il luogo rimasto intatto come al tempo di Gesù. Su questo lago Gesù ha passato la maggior parte della vita pubblica e ha fatto tantissimi miracoli. Chiamata all'apostolato dei primi 4 discepoli: Simone e Andrea (fratello di Simone), Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello. Gesù cammina sulle acque del lago [Matteo 14,22-31]. Attracchiamo sulla riva nord est del lago Tiberiade e, dopo una sosta per il pranzo, con il pullman si arriva a Yardenit sul fiume Giordano per il rinnovo delle promesse battesimali.

Monte delle Beatitudini e vista sul lago di Tiberiade
Santuario Monte delle Beatitudini
Tabgha Chiesa Primato di Pietro
Mensa della moltiplicazione dei pani e pesci
Mosaico dei pani e pesci
Rovine di Cafarnao
Sinagoga di Cafarnao
Imbarco  sul Battello
Attraversata del lago di Galilea
Battesimo sul fiume Giordano
Rinnovo promesse battesimali

La mattina successiva si parte verso Betlemme. Attraversato il check point di Betlemme ci dirigiamo verso Beth Sahour, cittadina situata, come Betlemme, in zona palestinese. Qui si trova il "Campo dei pastori", il luogo dove la tradizione colloca il racconto del vangelo di San Luca (Lc 2, 1-19), quando i pastori udirono gli angeli che li invitavano a recarsi a Betlemme. Vi è costruita una cappella, con degli affreschi che evocano il racconto del vangelo. Rientriamo verso Betlemme (città araba sul monte della Giudea a 7 km a sud di Gerusalemme)- È la città di David, e qui nacque Gesù. Visita alla Basilica della Natività. Secoli di contestazioni hanno inciso negativamente sul decoro del santuario e il regime di statu quo favorisce l'impressione di incuria e abbandono. Le mura di questa basilica - la più vecchia e originale della Terra Santa - sono testimoni preziosi di una venerazione più che millenaria. Si entra attraverso una porticina d'ingresso bassa per impedire l'ingresso ai cavalli. Terminata la visita alla Basilica della Natività, si parte verso Gerusalemme.

Muro di separazione tra Palestina e Israele
Panorama di Betlemme
Grotta dei pastori
Santuario Campo dei pastori
Affresco abside
Basilica della Natività
Punto della nascita di Gesù

Giorno dedicato alla visita di Gerusalemme - È divisa in tre parti, la zona est, abitata prevalentemente da Arabi, la zona ovest o nuova, in rapida espansione e la città vecchia, circondata da imponenti mura a sua volta divisa in quartieri, quello armeno, il cristiano, il musulmano e l'ebreo. Lasciato il pullman, dopo uno sguardo al panorama della città, al monte Sion e alla valle del Cedron, visitiamo il Cenacolo e la sala dell'ultima cena, luogo della prima Eucaristia e dell'istituzione del Sacerdozio. Per le viuzze arriviamo a visitare la Chiesa della Dormizione di Maria, la prigione di Gesù nella casa del sommo sacerdote Caifa, l'area della piscina probatica (in ebraico Betzaetà) dove il Vangelo di Giovanni ricorda la guarigione di un uomo malato da 38 anni, e la chiesa di San Pietro in Gallicantu. In silenzio ripercorriamo la Via Dolorosa tra l'indifferenza più amara e tragica: la via Dolorosa si snoda infatti entro il suk, il colorito e chiassoso mercato arabo. La Via Dolorosa, quella percorsa da Gesù, meglio conosciuta come Via Crucis, conduce alla Basilica del Santo Sepolcro, il luogo più sacro della cristianità in quanto racchiude il monte Calvario, o Golgota, dove Gesù venne crocefisso, oltre al sepolcro. All'ingresso troviamo la pietra dell'unzione, dove venne unto il corpo di Gesù. Subito sulla destra si sale una ripida scala e si arriva alla cappella del Golgota dove sotto un altare possiamo toccare la pietra dove è stata piantata la croce su cui è morto Gesù.

La mattina seguente, di buon'ora, ci dirigiamo verso la cappella del Santo Sepolcro per la Santa Messa. Ci incamminiamo per la città antica e arriviamo alla Spianata delle Moschee con la Cupola della Roccia, insieme alla Moschea Al-Aqsa. Scendiamo verso il Muro del Pianto, unica parte rimasta del tempio ebraico di Gerusalemme. Da qui saliamo verso il Monte degli Ulivi; in una proprietà oggi musulmana vi è l'edicola dell'Ascensione che segna il punto della partenza di Gesù per il cielo. Proseguendo troviamo la Chiesa del Padre Nostro, sulla grotta "dove Gesù iniziò i suoi discepoli ai sacri misteri". La Grotta del Pater si trova dentro un attuale convento di carmelitane, nel cui chiostro su maioliche è riprodotto in 40 lingue il "Padre nostro".
Scendendo, con in primo piano un cimitero ebraico, si incontra il santuario del Dominus Flevit, luogo che ricorda il pianto di Gesù sulla città. Si giunge al Getsemani, ai piedi del monte, nella valle del Cedron. Nel "giardino degli ulivi" vi era un pressoio, da cui prende il nome il Getsemani (pressoio dell'olio), e vi sono conservati otto vecchissimi ulivi millenari, che ricordano quelli dell'agonia di Gesù. A fianco vi è costruita una grande Basilica che conserva davanti l'altare una pietra venerata come luogo della prostrazione di Gesù in agonia. Si arriva in fondo alla valle del Cedron ed ecco la chiesa dell'Assunzione, o Tomba della Vergine. Si scende per una scalinata fino alla tomba della madre di Gesù, assunta subito in cielo anche col suo corpo come dice la nostra fede cattolica. Appena dietro vi è una bellissima ICONA: una Madonna e un Gesù Bambino. Si rientra in hotel e dopo la cena si decide per un tour notturno alla Gerusalemme by night.

Paronama di Gerusalemme
Valle della Geenna
Il “Cenacolino” Francescano
La sala del Cenacolo
Basilica della dormizione di Maria
Prigione di Gesù

Piscina Probatica

Via Dolorosa

Basilica del Santo Sepolcro

Pietra dell'unzione
Roccia del Golgota

Ingresso Grotta Santo Sepolcro

Messa alla Grotta del Santo Sepolcro

Spianata delle Moschee

Moschea di Omar o della Roccia

Muro del pianto

Edicola dell'Ascensione

Chiesa del Padre Nostro

Padre Nostro in Sardo

Cimitero ebraico

Chiesa del Dominus Flevit

Monte degli Ulivi

Chiesa dell'agonia nel Getsemani

Orto degli Ulivi

Tomba della Madonna
Icona della Madonna con Bambino
Monumento al Menorah davanti al Parlamento

DESERTO DI GIUDEA o DI GIUDA. Dopo colazione, si parte dai +900 m di Gerusalemme verso sud, direzione Mar Morto (-400 m). A 10 Km da Gerusalemme sosta a Wadi el Qelt, deserto di Giuda, con vista panoramica del Monastero greco-ortodosso di San Giorgio. Scendendo ancora, Gerico appare come una splendida oasi verde entro la valle bruciata del Giordano. Siamo a -400 m sotto il livello del mare, la città più in basso della terra. Sorgenti abbondanti ne fanno un giardino di palme, con agrumi, banani e ogni specie di piante e fiori; compreso il "sicomoro" che ricorda l'episodio di Zaccheo. Domina la vallata il monte della "Quarantena", col suo monastero a forma di trenino appeso a metà parete, a ricordo proprio delle Tentazioni di Gesù. Dopo una sosta per il pranzo, si parte verso Qumran. Ci narrano che, nell'anno 1947, un ragazzo beduino, in cerca di una pecora perduta, scopre in varie grotte delle giare contenenti rotoli e pergamene: testi della Bibbia, da quasi tutti i libri, in particolare tutto Isaia; e scritti propri di una Comunità, gli ESSENI (vissuti fra il II sec. a. C, e il 68 d.C.) , che qui sulla riva occidentale del Mar Morto viveva in forma monastica fatta di preghiera, studio della Bibbia, lavoro agricolo, in attesa del Messia. Questi monaci, quando i Romani rastrellavano le ultime sacche di resistenza ebraica a seguito dell'operazione Vespasiano-Tito, cercarono di salvare i loro scritti nascondendoli nelle grotte circostanti. Dopo la visita di Qumran, a 40° di temperatura, non c'è niente di meglio che un bagno nel Mar Morto (a -398 m al di sotto del livello del mare, il punto più basso, e 25% di salinità). Non c'è nessuna forma di vita (da cui ne viene il nome) per l'alta salinità, ha come immissario il fiume Giordano e altri, ma come emissario solo l'evaporazione. Si rientra verso Gerusalemme, ma prima una breve sosta a Betania. È alla periferia est di Gerusalemme, alle spalle del monte degli Ulivi. Qui passava la strada per Gerico, e Gesù vi aveva trovato una famiglia accogliente, l'amico Lazzaro con le sorelle Marta e Maria. Sulla "casa dell'amicizia" si fece una prima chiesa, distrutta da un terremoto. Nei pressi della casa si trova la tomba di Lazzaro. Si rientra in hotel per trascorrere l'ultima notte, prima del rientro a casa.

Deserto di Giuda -  Villaggio di beduini
Wadi el Qelt- Monastero di San Giorgio
Wadi el Qelt- Monastero di San Giorgio

Asini al sole del deserto

Paronama  di Gerico
Sicomoro di Gerico
Oasi verde di Gerico
Monastero ortodosso Quarantanel sul Monte delle Tentazioni

Grotte di Qumran

Mar Morto

Betania - Casa e tomba di Lazzaro

Diario del pellegrinaggio in Terra Santa di Gianni e degli altri 10 pellegrini della parrocchia del SS. Redentore
Ein karem città di Elisabetta e Giovanni Battista

Chiesa della Visitazione

Chiesa francescana di San Giovanni Battista
Casa di San Giovanni Battista

Canto di ringraziamento di Zaccaria

I pellegrini della diocesi

Momento di relax prima del rientro

Saluti di M. Giuseppe Mani

S. Pietro in Gallicantu

Aeroporto di Tel Aviv
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