PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO

I SACRAMENTI

I sacramenti "sono i segni e gli strumenti mediante i quali lo Spirito Santo diffonde la grazia di Cristo, che è il Capo, nella Chiesa, che è il suo corpo". Attraverso i sacramenti Cristo risorto si fa quindi presente, si manifesta e agisce nella storia degli uomini per conformarli sempre più a sé, in particolare per renderli capaci di riprodurre nella loro vita il suo mistero pasquale di passione, morte e risurrezione.
Per gli altri segni, ritenuti meno importanti di questi sette (es. segno della croce, benedizione), si usa il nome di sacramentali.
Per essere valido, il sacramento deve avere la giusta materia (segno materiale: ad es. nel battesimo la materia è l'acqua), la giusta formula (modalità di amministrazione: ad es. nel battesimo la formula esatta è "Io ti battezzo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo") e la giusta intenzione (volontà di seguire la Chiesa).
I sacramenti sono sette:

battesimo;                                        - riconciliazione o confessione;
eucaristia o comunione;                  - confermazione o cresima;
unzione degli infermi;                      - ordine sacro;
- matrimonio.

Si classificano in tre gruppi:
- sacramenti dell'iniziazione cristiana: battesimo, cresima, eucaristia;
- sacramenti di guarigione: penitenza, unzione degli infermi;
- sacramenti dell'edificazione della Chiesa: ordine sacerdotale e matrimonio.
Nell'Antica Alleanza si trovano varie prefigurazioni del Battesimo: l'acqua, fonte di vita e di morte;
- l'arca di Noè, che salva per mezzo dell'acqua;
- il passaggio del Mar Rosso, che libera Israele dalla schiavitù egiziana;
- la traversata del Giordano, che introduce Israele nella terra promessa, immagine della vita eterna.
Il Battesimo rimette il peccato originale, tutti i peccati personali e le pene dovute al peccato;
- fa partecipare alla vita divina mediante la grazia santificante;
- elargisce le virtù teologali (fede, speranza, carità) e i doni dello Spirito Santo. 
Alcune regole da osservare
Il Codice del Diritto Canonico precisa questo compito in una maniera seguente:

Can. 873 – Si ammettano un solo padrino o una madrina soltanto, oppure un padrino e una madrina.

Can. 874 - Per essere ammesso all’incarico di padrino, è necessario che:
- sia designato dallo stesso battezzando o dai suoi genitori o da chi ne fa le veci oppure, mancando questi, dal parroco o dal ministro e abbia l’attitudine e l’intenzione di esercitare questo incarico;
- abbia compiuto i sedici anni, a meno che dal Vescovo diocesano non sia stata stabilita un’altra età, oppure al parroco o al ministro non sembri opportuno, per giusta causa, ammettere l’eccezione;
- sia cattolico, abbia già ricevuto la confermazione, il santissimo sacramento dell’Eucaristia e conduca una vita conforme alla fede e all’incarico che assume;
- non sia irretito da alcuna pena canonica legittimamente inflitta o dichiarata;
- non sia il padre o la madre del battezzando.

La confermazione fa parte, insieme al battesimo ed alla eucarestia, dei "sacramenti dell'iniziazione cristiana". Il Battesimo incorpora il fedele alla Chiesa, il "popolo di Dio", l'Eucarestia sostiene il fedele nel cammino verso la "Città celeste", mentre è ancora in quella "terrena", la confermazione conferma l'impegno del credente nella fede e nell'essere testimone della Parola di Dio. Il rito essenziale della Confermazione è l'unzione con il sacro crisma (olio misto con balsamo, consacrato dal Vescovo), che si fa con l'imposizione della mano da parte del ministro che pronunzia le parole sacramentali proprie del rito. In Occidente, tale unzione viene fatta sulla fronte del battezzato con le parole: "Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono".
La confermazione è detta anche cresima. Il termine cresima come detto ha la stessa origine del termine Cristo, derivano infatti dalla parola greca "crisma", "unzione". Come Cristo è consacrato sacerdote, profeta e re, così con la cresima il cristiano è consacrato sacerdote, profeta e re. In questo senso si dice anche che la cresima renda "soldati di Cristo", espressione collegata con il rituale del buffetto che è un retaggio di investitura militaresca: come nell'esercito romano si dava la alapa militaris (uno schiaffo che simboleggiava una prima ferita), così il vescovo dava un piccolo buffetto sulla guancia destra, che resta tutt'oggi nel rituale.
La Chiesa cattolica ritiene conveniente conferire questo sacramento quando la persona è consapevole di ciò che sta ricevendo, tanto da richiedere, di solito, un corso di catechesi di preparazione.
La Chiesa prevede anche la presenza di un padrino o madrina, cristiano già cresimato, che accompagni il "cresimando" a ricevere il sacramento.

 L'antica alleanza tra il popolo di Israele e Dio sul monte Sinai fu suggellata con il sangue di un sacrificio; così anche la nuova e definitiva alleanza del nuovo Israele è suggellata dal sacrificio di Cristo, vero Agnello che "toglie il peccato del mondo", che "riconcilia l'umanità col suo creatore". Nella cena pasquale cristiana - l'eucaristia appunto - si assiste al ripresentarsi vivo e vero della passione morte del Figlio di Dio, che libera del peccato e "riconcilia nel suo amore il mondo intero". Perciò Gesù dice: "Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue": si tratta della nuova Pasqua dell'Agnello. Gesù Cristo è presente nell'Eucaristia in modo unico e incomparabile; è presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e uomo. La conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue si definisce Transustanziazione . Questa conversione si attua nella preghiera eucaristica, mediante l'efficacia della parola di Cristo e dell'azione dello Spirito Santo. La frazione del pane non divide Cristo: egli è presente tutto e integro in ciascuna specie eucaristica e in ciascuna sua parte.
Va tenuto conto del fatto che poiché il perdono è di Dio e il sacerdote è solo il Suo tramite umano, questi è impegnato a mantenere il più totale e assoluto segreto su tutto quanto abbia appreso sotto confessione, quali che siano gli accadimenti esterni. Questo viene detto "Sigillo Sacramentale", perché ciò che si è appreso viene sigillato dal Sacramento stesso. La confessione è sempre privata tra il sacerdote e la persona, a meno che un gruppo di persone non sia in imminente pericolo di vita o non si verifichino altri casi eccezionali, dei quali deve decidere il vescovo.
Gli elementi essenziali del Sacramento della Riconciliazione sono due:
- gli atti compiuti dall'uomo, che si converte sotto l'azione dello Spirito Santo,
- l'assoluzione del sacerdote, che nel Nome di Cristo concede il perdono e stabilisce le modalità della soddisfazione.
Il penitente deve fare:
- un diligente esame di coscienza;
- un atto di contrizione (o pentimento), che è perfetto quando è motivato dall'amore verso Dio e include il proposito di non peccare più;
- la confessione, che consiste nell'accusa dei peccati fatta davanti al sacerdote;
- la soddisfazione, ossia il compimento di certi atti di penitenza, che il confessore impone al penitente per riparare il danno causato dal peccato.
Il sacramento dell'Unzione degli infermi viene conferito ai malati in grave pericolo, ungendoli sulla fronte e sulle mani con olio debitamente benedetto - olio di oliva o altro olio vegetale - dicendo una sola volta:
"Per questa santa Unzione e per la sua piissima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo e, liberandoti dai peccati, ti salvi e nella sua bontà ti sollevi".
Oggi il sacramento dell'Unzione dei malati è visto nella luce della vicinanza di Cristo al malato e al sofferente.
Il Compendio del Catechismo afferma: "Questo Sacramento consente talvolta, se Dio lo vuole, anche il recupero della salute fisica". Il Catechismo elenca tra gli effetti del sacramento "il recupero della salute, se ciò giova alla salvezza spirituale".
La Chiesa cattolica lo amministra a chi è malato gravemente, cioè a chi versa in pericolo di morte per malattia o vecchiaia. In ogni caso, questa Unzione prepara il malato al passaggio nella Casa del Padre. Il presbitero amministra anche l'Eucaristia (Viatico) a coloro che stanno per lasciare la vita terrena e si preparano al passaggio alla vita eterna. Ricevuta al momento del passaggio da questo mondo al Padre, la Comunione al Corpo e al Sangue di Cristo morto e risorto è seme di vita eterna e potenza di risurrezione.
Ministro del sacramento sono il vescovo e il presbitero.
La Chiesa predilige la celebrazione comunitaria, nella quale la comunità cristiana intera prega per i suoi membri malati.
1. L'Ordinazione episcopale conferisce la pienezza del Sacramento dell'Ordine, fa del Vescovo il legittimo successore degli Apostoli, lo inserisce nel Collegio episcopale, condividendo con il Papa e gli altri Vescovi la sollecitudine per tutte le Chiese, e gli consegna gli uffici di insegnare, santificare e governare, coadiuvato dai propri presbiteri e diaconi.

2. L'unzione dello Spirito segna il presbitero con un carattere spirituale indelebile, lo configura a Cristo sacerdote e lo rende capace di agire nel Nome di Cristo. Essendo cooperatore dell'Ordine episcopale, egli è consacrato per predicare il Vangelo, per celebrare il culto divino, soprattutto l'Eucaristia da cui trae forza il suo ministero, e per essere il Pastore dei fedeli.

3. Il diacono, configurato a Cristo servo di tutti, viene ordinato per il servizio della Chiesa, che egli compie sotto l'autorità del proprio Vescovo, a riguardo del ministero della Parola, del culto divino, della guida pastorale e della carità.
Per ciascuno dei tre gradi, il Sacramento dell'Ordine è conferito mediante l'imposizione delle mani sul capo dell'ordinando da parte del Vescovo, che pronunzia la solenne preghiera consacratoria. Con essa il Vescovo invoca da Dio per l'ordinando la speciale effusione dello Spirito Santo e dei suoi doni, in vista del ministero.
L'Ordine Sacro può riceverlo validamente soltanto il battezzato di sesso maschile: la Chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal Signore stesso. Nessuno può esigere di ricevere il Sacramento dell'Ordine, ma deve essere considerato adatto al ministero dall'autorità della Chiesa.

Per l'episcopato è sempre richiesto il celibato. Per il presbiterato, nella Chiesa cattolica sono ordinariamente scelti uomini credenti che vivono da celibi e che intendono conservare il celibato "per il regno dei cieli". Al diaconato permanente possono accedere anche uomini già sposati.

Il Sacramento dell'Ordine dona una speciale effusione dello Spirito Santo, che configura l'ordinato a Cristo nella sua triplice funzione di Sacerdote, Profeta e Re, secondo i rispettivi gradi del Sacramento. L'ordinazione conferisce un carattere spirituale indelebile: perciò non può essere ripetuta né conferita per un tempo limitato.
La Chiesa cattolica richiede per il sacramento che sia l'uomo sia la donna siano battezzati, liberi di sposarsi e che esprimano liberamente il proprio consenso. La Chiesa istituisce corsi prematrimoniali alcuni mesi prima del matrimonio per aiutare i futuri sposi a comprendere il senso del sacramento e ad esprimere un consenso informato. In generale prima del matrimonio gli sposi debbono aver completato il cammino dell'iniziazione cristiana. Nel periodo prematrimoniale uno o entrambi gli sposi ricevono il sacramento della confermazione, se non l'avessero già ricevuto in precedenza.
Gli sposi devono essere liberi di contrarre matrimonio e liberi di sposarsi fra loro. L'uomo e la donna non devono essere già sposati e devono essere privi degli impedimenti previsti dal diritto canonico.
Oltre alla libertà, gli sposi devono avere l'intenzione di sposarsi. Nella Chiesa cattolica il matrimonio ha origine dal consenso. Il consenso consiste in un atto umano con il quale gli sposi si promettono fedeltà e reciproco affidamento per tutta la vita. Il consenso dev'essere un atto di libera volontà dei contraenti, non influenzato da coercizione o da grave errore esterno. Quando manca la libertà, il consenso è invalido.
Il Sacramento del Matrimonio genera tra i coniugi un vincolo perpetuo ed esclusivo. Dio stesso suggella il consenso degli sposi. Pertanto il Matrimonio concluso e consumato tra battezzati non può essere mai sciolto: è indissolubile. Inoltre questo Sacramento conferisce agli sposi la grazia necessaria per raggiungere la santità nella vita coniugale e per l'accoglienza responsabile dei figli e la loro educazione. Poichè il Matrimonio stabilisce i coniugi in uno stato pubblico di vita nella Chiesa, la sua celebrazione liturgica è pubblica, alla presenza del sacerdote e degli altri testimoni.

 

Il battesimo è il sacramento di ingresso nelle Chiese cristiane.
Prende anzitutto il nome di Battesimo a motivo del rito centrale con il quale è celebrato: battezzare significa "immergere" nell'acqua. Chi viene battezzato è immerso nella morte di Cristo e risorge con lui come "nuova creatura". Lo si chiama anche "lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo", e "illuminazione", perché il battezzato diventa "figlio della luce".

Il rito della confermazione o cresima è un sacramento della Chiesa cattolica, esprime la discesa dello Spirito Santo sui credenti tramite l'imposizione delle mani da parte degli apostoli, nella chiesa primitiva, e che continua oggi ad essere praticata dal vescovo. Il termine confermazione connota il fatto che i candidati confermano i loro voti e promesse battesimali fatti a nome loro dai loro genitori e padrini/madrine al momento del loro battesimo da neonati.
Per i cristiani l'eucaristia, o comunione, è il sacramento istituito da Gesù durante l'Ultima Cena, alla vigilia della sua passione e morte. Il termine deriva dal greco (eucharisto: "rendo grazie"). L'eucaristia è strettamente collegata con la Pasqua, con la morte e risurrezione di Gesù. Il fatto fondamentale che collega i due avvenimenti è l'ultima Cena: fondante l'eucaristia e annunciante la Pasqua. Cristo celebra la pasqua ebraica, ma le dona un nuovo significato.
La religione cattolica definisce il Sacramento della Confessione anche come Sacramento della Penitenza, Sacramento della Conversione e Sacramento del Perdono (o della Riconciliazione).
Ognuno dei diversi appellativi fa riferimento alle condizioni che lo rendono possibile (pentimento, confessione) o alle sue conseguenze (perdono, conversione).
Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l'esempio e la preghiera.
L'unzione degli infermi (o unzione dei malati o estrema unzione) consiste fondamentalmente nella preghiera che si fa per un malato, spesso al suo capezzale, e nell'unzione dello stesso con l'olio appositamente benedetto per questo uso. Con la sacra unzione degli infermi e la preghiera dei sacerdoti, tutta la chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta ad unirsi spontaneamente alla passione e morte di Cristo, per contribuire così al bene del Popolo di Dio.
È il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa, sino alla fine dei tempi. Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far parte mediante una speciale consacrazione (Ordinazione) che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l'autorità di Cristo a servizio del Popolo di Dio. Esso si compone di tre gradi, che sono insostituibili per la struttura organica della Chiesa: l'episcopato, il presbiterato e il diaconato.
l matrimonio è uno dei sette sacramenti della Chiesa cattolica. Secondo il Codice di diritto canonico il matrimonio è "il patto con cui l'uomo e la donna stabiliscono tra loro la comunità di tutta la vita, per sua natura ordinata al bene dei coniugi e alla procreazione e educazione della prole", che "è stato elevato da Cristo Signore alla dignità di sacramento".

Battesimo                       Confermazione

Eucaristia                        Riconciliazione

Unzione degli infermi    Ordine sacro

Matrimonio

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