PARROCCHIA SS. REDENTORE - MONSERRATO


La Giornata Mondiale della Gioventù si è svolta a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011.

Ha colpito la massiccia affluenza, quasi 2 milioni di giovani, provenienti da 193 Paesi, tanti quanti sono quelli rappresentati all'Onu. L'età media era di 22 anni e il 70 per cento dei partecipanti era alla sua prima GMG. Ma ha sorpreso soprattutto la qualità della partecipazione, il fascino che questi giovani riescono a esprimere con i loro volti sorridenti, la serietà nei momenti giusti, la loro buona educazione. Si pensi alla veglia del sabato sera e al silenzio intenso e prolungato che subito dopo un grande acquazzone sono riusciti a realizzare per l'adorazione eucaristica.
Alla GMG, della nostra parrocchia era presente Chiara, recatasi a Madrid con i giovani del Movimento Giovanile Salesiano. A lei abbiamo chiesto una testimonianza.

Chiara e la sua Giornata Mondiale della Gioventù

E' una gioia grande poter ricordare e parlare della mia prima Giornata Mondiale della Gioventù, a Madrid. Ho deciso di partecipare per condividere e per confrontarmi con altri giovani come me, vivendo un'avventura che segnasse il mio cammino spirituale e che mi facesse sentire dentro la Chiesa. Eravamo tutti parte di un'unità, come se le diversità linguistiche e le distanze geografiche tra le nazioni si fossero annullate, per dare spazio ad un unico linguaggio e ad un Paese comune, nel quale ci sono la gioia dello stare insieme e l'entusiasmo di essere seguaci di Cristo. Ho provato un senso di appartenenza fortissimo, anche perché ho potuto trascorrere l'esperienza in stile salesiano e ritrovare gli effetti dello stile di don Bosco in tutto il mondo, così come si racconta nei suoi sogni missionari.

E' stato meraviglioso fare un pieno di emozioni intense e profonde che non pensavo di provare e alle quali è impossibile restare indifferenti. Non mi sentivo più da sola nelle mie difficoltà quotidiane, ma amata da Dio, totalmente e senza limiti. Mi sono resa conto che noi, giovani tanto diversi, dubbiosi e disorientati o fiduciosi e sicuri, eravamo in realtà uguali, perché accomunati dal desiderio di cercare il senso della propria vita e di trovare la nostra vocazione, ponendoci la domanda: Che cosa mi chiede il Signore? Due milioni di ragazzi che hanno risposto all'invito del Papa e altri che si sono uniti a noi con la preghiera, sono la prova che la speranza sta proprio nella fede dei giovani e che al Signore è possibile ogni cosa. Ho impresso nella memoria la catechesi del card.Tettamanzi, il quale ha ricordato che i cristiani sono testimoni autentici, persone significative nella società, che credono non in una dottrina, ma in una persona viva e concreta, Gesù: l'essenziale per il cristiano.
Faccio tesoro di ciò e grata per l'opportunità della GMG, auguro con tutto il cuore a ragazzi e giovani, di poter vivere esperienze simili, considerandole un bene prezioso per la propria vita.

Chiara, 21 anni, nella foto con dei giovani africani presso la casa M. Auxiliadora a Madrid
Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede
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